CASE HISTORY FLAMINIA

CASE HISTORY FLAMINIA

Plasticità e colore, cultura di progetto e di prodotto, per un design unico Made in Italy

Tradizione manifatturiera e innovazione tecnologica. Questo il biglietto da visita di Ceramica Flaminia, protagonista del sanitario di qualità e design nel cuore del distretto di Civita Castellana. Una storia tutta italiana per Flaminia, costituita nel 1955 su iniziativa di 23 giovani operai alla ricerca di migliori condizioni di lavoro, oggi una fabbrica ultramoderna pronta a cogliere la sfida della sostenibilità e opportunità sempre nuove sull’estetica del prodotto.

La rivoluzione nel colaggio

Negli anni Cinquanta, agli albori del percorso di Flaminia, la lavorazione dei sanitari era artigianale. Il prodotto veniva creato dal ceramista con lastre di creta modellate da appositi supporti e tutte le fasi erano svolte manualmente. 
Seguono anni di profonde trasformazioni: l'ingresso del colore – ancora oggi distintivo del marchio Flaminia – l’ampliamento dell’area produttiva, e soprattutto una spinta innovativa che porterà l’azienda a dotarsi delle migliori soluzioni sul mercato per aumentare qualità ed efficienza e, insieme, aprirsi a nuove opportunità nello sviluppo di un prodotto distintivo.
Due i fattori chiave del successo: la collaborazione con designer e progettisti di fama e la “rivoluzione nel colaggio”, con la scelta già dai primi anni Duemila di dotarsi della tecnologia di colaggio in pressione di SACMI. Prima le celle AVM e ALS, quindi il forno a tunnel di SACMI Forni, installato già nel 2003, e il grande forno intermittente in produzione dal 2015. Tra i più recenti ed ulteriori investimenti, l’acquisto di 3 nuove celle multistampo AVB equipaggiate con robot.

La rivoluzione nel colaggio

Smaltatura robotizzata e «smart handling»

L’automazione del colaggio – dalla sformatura dell’articolo al deposito nel pre-essiccatoio sino al carico su carro del prodotto finito – è solo un aspetto della “rivoluzione Flaminia” che, negli ultimi 15 anni, ha coinvolto l’intera gestione dei flussi produttivi. Handling e smaltatura robotizzati – con l’istallazione di ben 9 robot SACMI-Gaiotto – sono la chiave di volta per raggiungere nuovi traguardi. Primo, l’ulteriore qualificazione della gamma prodotto garantita da qualità e ripetibilità di tutte le operazioni – colaggio, movimentazione, smaltatura, cottura – secondo, il miglioramento delle condizioni di lavoro, con l’eliminazione delle lavorazioni manuali faticose e ripetitive.
Non si trattava più della Flaminia del 1955, con un approccio al prodotto ed al processo produttivo già profondamente moderno ed in linea con i migliori standard del settore. Eppure, con l’introduzione massiccia della robotica in fabbrica, l’azienda ha accompagnato il salto tecnologico già in atto a livello mondiale, liberando risorse – grazie all’incremento di efficienza nella gestione della produzione e dei flussi logistici – per individuare nuove soluzioni tecniche e stilistiche in un mercato globale sempre più competitivo e mantenendo in Italia il cuore produttivo e creativo dell’azienda. 

L’economia circolare

L’economia circolare

Rendere non solo più efficiente ma, anche, più sostenibile il processo di produzione del sanitario è l’ulteriore sfida globale che Flaminia ha colto e affrontato con successo in questi anni, insieme al partner SACMI. Nel 2020 fa il suo ingresso in azienda il nuovo essiccatoio, una macchina di nuova concezione, altamente performante ed efficiente sul piano energetico; quindi, di recente, l’installazione con SACMI di un sistema di ultima generazione per il recupero calore dal forno che va ad alimentare l’essiccatoio, con cui Flaminia ha ridotto in modo significativo il fabbisogno di gas metano, utilizzando l’acqua calda residua per alimentare le caldaie e riscaldare l’intera fabbrica. L’acqua, appunto, l“oro blu” in una prospettiva di sostenibilità globale, che Flaminia ha scelto di proteggere acquistando nel 2023 il nuovissimo sistema SACMI per l’ultrafiltrazione delle acque reflue. Risultato, oltre il 90% dei 5mila metri cubi di acqua trattati sono oggi recuperati interamente in circolarità in tutte le utenze industriali, risparmiando sino a due terzi del prelievo di acqua di falda. Anche il precipitato solido – ricavato con la soluzione SACMI senza alcuna aggiunta di additivi chimici, grazie all’innovativo processo di filtrazione tangenziale – diventa una risorsa nobile da reimpiegare nel processo produttivo, rispettando l’ambiente e riducendo i costi di smaltimento.

Deep Digital, la decorazione digitale del sanitario

Cromatismo e colore sono, da sempre, nel DNA di Flaminia. Non è un caso se l’azienda di Civita Castellana è il primo produttore di sanitari al mondo ad aver colto un’ulteriore opportunità, quella della decorazione digitale del sanitario con la tecnologia DHD (Digital Humid Decoration) di SACMI. Da anni proposta in ambito Tiles, dal quale il partner SACMI ha tratto la consolidata esperienza, la soluzione è stata opportunamente adattata per l’applicazione nel sanitario (una sfida tecnologica non banale date le maggiori altezze, pendenze, le superfici curve). 
Straordinari gli effetti estetici ottenibili grazie alla possibilità di depositare sull’articolo inchiostri pigmentati, smalti, colle e smalti materici, mirati a creare vari effetti tridimensionali e micro-strutture. A distinguere la soluzione è fra l’altro la possibilità di essere utilizzata sia su prodotto smaltato crudo sia dopo la cottura, previa applicazione di un “primer” sul quale fissare i successivi decori. Insomma, una rivoluzione nell’estetica del prodotto sanitario che Flaminia ha saputo cogliere presentando già nel 2023 le nuove collezioni che hanno stupito il mercato.

Deep Digital, la decorazione digitale del sanitario

INTERVISTA CON AUGUSTO CIARROCCHI,
CEO CERAMICA FLAMINIA

Cosa significa per lei essere un’azienda innovativa?

«Essere innovativi significa anticipare il mercato con soluzioni capaci di generare vantaggi tangibili sul prodotto e sull’efficienza del processo. Da questo punto di vista siamo stati pronti ad adottare alcune delle innovazioni che poi hanno tracciato la direzione di marcia per tutto il nostro settore. Parliamo di un utilizzo spinto della robotica, che ha contribuito ad aumentare la qualità del nostro prodotto migliorando le condizioni di lavoro in azienda. Ma anche di rispetto dell’ambiente, ad esempio riducendo il consumo di acqua, che rappresenta una voce importante in una fabbrica di produzione di ceramica sanitaria e che abbiamo ridotto di oltre il 50% installando la nuova soluzione SACMI per il recupero e trattamento delle acque reflue»

Tecnologia ed estetica prodotto. Cosa ha portato la “rivoluzione digitale” della decorazione?

«La ricerca del colore, di un’estetica distintiva del prodotto, è il biglietto da visita di Flaminia da almeno sessant’anni. Quello che è cambiato oggi, con le nuove soluzioni di decorazione digitale, è la possibilità di ragionare non solo su 2 ma su 3 dimensioni. Con la nuova macchina DHD di SACMI possiamo realizzare sul prodotto effetti materici inediti, con il deposito di microstrutture, inchiostri ed effetti, graniglie. 
Avevamo grandi aspettative da questo progetto perché ci consentiva di andare oltre un’estetica concentrata sugli smalti tradizionali, volevamo essere gli unici ed i primi a farlo e la risposta del mercato, con la presentazione delle nuove collezioni alle recenti fiere di settore, è stata molto positiva. E non si tratta solo di estetica: un altro vantaggio dell’applicazione digitale è che consente la realizzazione di eleganti decorazioni in piccoli lotti in modo rapido, preciso e ripetibile, rispondendo alla richiesta di un processo produttivo just-in-time».

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